Fisco e Tasse
2023-05-16
Contributo imprese autotrasporto merci e persone: cosa prevede il Decreto lavoro
Con il Decreto lavoro varato dal Consiglio dei ministri in data 1 maggio e in vigore dal 5 maggio, sono state semplificate le modalità di erogazione del credito di imposta per:
- il settore dell'autotrasporto merci in conto proprio e in conto terzi,
- il settore delle imprese che esercitano servizi di trasporto passeggeri con autobus non soggetti ad obblighi di servizio pubblico.
Per un riepiolgo delle principali novità leggi: Il decreto Lavoro è in vigore: le 10 principali novità
Contributo imprese autotrasporto merci e persone
Come anche specificato dal comunicato stampa del MITE, si tratta di una norma, che, a sostegno delle imprese e per il contrasto alla crisi energetica, stabilisce il riconoscimento di un credito di imposta nella misura massima:
- del 28 per cento della spesa sostenuta nel primo trimestre dell'anno 2022 per l'acquisto del gasolio per le imprese di autotrasporto in conto proprio,
- del 12 per cento della spesa sostenuta nel secondo trimestre dell'anno 2022 per quelle che trasportano passeggeri.
La misura contiene poi una sorta di clausola green: le aziende possono chiedere il bonus mediante il credito di imposta per i veicoli di categoria euro 5 o superiore, utilizzati per l'esercizio delle attività.
Nel dettaglio, l’art. 34 del Decreto Lavoro modifica la disciplina del sostegno al settore dell’autotrasporto merci, destinando gli 85 milioni - previsti dall’art. 14 del decreto legge c.d. Aiuti ter - al riconoscimento:
- di un contributo, fino al 28 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del gasolio,
- alle sole imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia,
- che effettuino attività di trasporto merci con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate e che siano munite della licenza di esercizio dell'autotrasporto di cose in conto proprio e siano iscritte nell'elenco appositamente istituito,
- invece, le imprese che effettuino ugualmente attività di trasporto merci con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate, ma che siano iscritte nell'albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi sono interessate da tale misura non più in maniera diretta, bensì in via residuale e solo fino al 12 per cento della spesa sostenuta.
La novità prevede che, con riferimento a tale ultima categoria di autotrasportatori, ferma restando la destinazione di 200 milioni di euro prevista nell’ultima legge di bilancio, è ulteriormente specificato che il relativo contributo è riconosciuto nel limite massimo del 12 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del gasolio.
Con un primo gruppo di novelle, è modificato l’articolo 14 del decreto-legge n. 144 del 2022 recante disposizioni per il sostegno del settore del trasporto.
Più nel dettaglio, la novella riscrive il comma 1, fermo restando l’obiettivo di mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti, al fine di ridisegnare il riparto della spesa di 100 milioni di euro già autorizzata per il 2022.
Tali fondi vengono ripartiti in modo differente tra le due categortie di imprese indicate
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